LA STORIA

Il territorio fu abitato sin dal Paleolitico superiore. Da 35.000 a 10.000 anni prima di Cristo e fino all’età romana vari gruppi si insediarono in zona.

Nel 1326 inizia il culto per la sacra immagine della Vergine, venerata nel territorio del comune di Ajeta, nella grotta del Vingiolo. In quello stesso periodo prende vita, ai piedi di quel monte, un primo nucleo organico di abitanti. La zona aveva già ospitato Dalmati, approdati lungo le coste della Calabria intorno all’anno mille, e da loro prese il nome di “Plaga Sclavorum” (contrada degli schiavoni).

L’etimologia deriva dal suo essere stato un punto importante per i traffici di merci e uomini che allora si tenevano sulla costa tirrenica o dall’aver ospitato una coloni di Slavi.

La marina, sottoposta spesso alle incursioni dei saraceni che si spingevano nelle loro razzie anche all’interno della regione in cerca di bestiame, donne e schiavi, rappresentò un avamposto di frontiera per i Normanni, arrivati intorno al 1060.

Dal XV secolo in poi si succedettero feudatari diversi: i de Loria, i de Montibus, i Caraffa, i Martirano e quindi i marchesi Cosentino, che la cedettero pochi anni prima delle leggi di eversione della feudalità ai principi Spinelli di Scalea.

Nel 1600 subì diverse invasioni da parte dei Turchi. Nell’agosto del 1639, infatti, un tal Vitigno, condottiero locale trovò morte onorata combattendo per la difesa dell’Isola Dino assalita da sei vascelli Turchi comandati da Amurat Rays. L’eroe e martire cristiano ferito mortalmente, secondo la leggenda, rifugiatosi in una delle grotte affioranti sull’acqua, vi spirò con il rosario in mano.

Agli albori del XIX secolo la marina di Praia e l’Isola Dino ospitarono alcune bande borboniche che contrastarono la discesa dei francesi nel Meridione. Durante la dominazione spagnola la marina prese il nome di Plaja degli Schiavoni o degli Schiavi e nel ‘900, quando contadini e pescatori provenienti dal vicino comune si trasferirono sulla costa, Praja d’Ajeta (spiaggia di Ajeta).

Infine nel 1928, con la nascita del Comune autonomo divenne Praia a Mare.